lunedì 19 maggio 2008

La mia parte in precariato...

mi ritrovo a dover interpretare una parte che non mi appartiene..il ruolo di una ragazza..insicura..in cura da una psicanalista di successo..una ragazza che si illude di essere guarita e nel momento di una totale scelta di vita, si ritrova a colpire mortalmente colui che l'ha condotta verso un mondo che ancora non riesce a comprendere..e allora scappa alla fine dello spettacolo, con la scusa di non essere guarita, con il pretesto di aver agito per liberarsi da quel senso di impotenza dei suoi vent'anni consumati in un studio di analisi..si autoconvince che la realtà e i suoi approcci siano il medicinale giusto per affrontare il dramma di ogni uomo nel suo percorso da eterna bambina..tenta di restare, di dare una svolta alla sua vita in perenne lotta esistenziale..e alla fine di tutto..ancora una volta fugge..e si consola sul lettino del suo dio raccontando attimi di vita rimossi dal suo inconscio, chissà se per volontà o semplicemente per intolleranza di pensiero..
ed io??come posso affrontare il dramma di questa donna che ancora non sa cos'è la vita e il mio equilibrio precario??equilibrio..precario..c'è..il giorno dopo..svanisce come l'aria del passato..e si rinnova quotidianamente nel respiro di esseri umani..

"Central Park West" Woody Allen

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